Una rumorosa operazione della SFOR oggi stesso ha fatto pensare all'arresto di Radovan Karadzic. L'operazione che si è conclusa con un nulla di fatto, ha suscitato forti reazioni nel governo di Banja Luka a causa della violenza con cui è stata condotta.
Nel febbraio del 2001 FRY e Macedonia risolsero la decennale disputa sui propri confini e dunque anche sul confine tra Kossovo e Macedonia. Pochi giorni fa un generale KFOR ha contestato la validità di questi accordi. Sollevando notevoli polemiche.
Si è svolto il 25 febbraio, nelle belle sale dell'ex convento di S. Croce a Pisa, il convegno "La cooperazione decentrata con l'area dei Balcani - L'esperienza pisana", organizzato dall'Istituzione Centro Nord-Sud.
Il primario del reparto di ginecologia dell'ospedae di Zenica, Bosnia centrale, denuncia un alto tasso di mortalità infantile. Non solo causato dall'inadeguatezza di strutture e strumentazione ma anche dalla mancanza di informazione tra le gestanti.
Anche il Consiglio provinciale di Lodi aderisce all'appello "L'Europa oltre i confini". Affinchè il sistema Schengen non diventi un'altra "cortina di ferro".
Inizia i suoi lavori la Commissione per la Verità e la Riconciliazione voluta da Kostunica. In un momento certo non facile ma significativo: i primi intensi giorni del processo a Slobodan Milosevic.
In alcune riserve naturali della Serbia sono iniziate alcune indagini per individuare i responsabili di anni di caccia di frodo. In seguito a denuncie di gruppi ambientalisti.
Come reagiscono i suoi concittadini? Un interessante articolo pubblicato dall'ANSA sulle reazioni tra chi si è sempre opposto all'ex dittatore. Tra questi anche il più famoso vignettista politico serbo Corax.
Quando si parla di diritto all'obiezione di coscienza, fra tutti gli stati nati dalla dissoluzione della ex Jugoslavia la Croazia costituisce un caso unico. Durante la guerra, tra il 1991 e il 1995, la Croazia riconosceva infatti il diritto all'obiezione di coscienza e introduceva una forma nazionale di servizio civile. Traduziuone a cura di Federica Filippi.
Una bomba esplode ed un uomo muore sull'uscio di casa in un quartiere di Skopje. Chi è stato? I gruppi armati albanesi se ne tirano fuori ma i nazionalisti macedoni li accusano. Un incidente che aumenta la tensione nell'area.
Crisi delle centrali idroelettriche e corruzione all'interno della KESH ed il settore energetico albanese è in ginocchio. Emergono le prime responsabilità: incriminato Arben Kruja, vicepresidente dell'azienda, per appalti truccati.
Continua la "bonifica" del Danubio dalle macerie causate dai bombardamenti NATO. Ed intanto un'università di Belgrado analizzerà il livello di inquinamento delle sue acque.
Amnesty International, MSF Italia e ICS scrivono ai capigruppo parlamentari del Senato. La proposta di legge 795 su immigrazione ed asilo desta non poche preoccupazioni.
Superate le duecento adesioni. Ad ulteriore conferma dell'interesse dimostrato dagli enti locali arrivano le sottoscrizioni di molti consiglieri del Consiglio provinciale di Parma
Come imparano in fretta a truccare le carte i Paesi in fase di acuta occidentalizzazione. I fautori del parco di divertimenti si inventano una inesistente Greenpeace Romania per far andare in porto il progetto.
Prossima la riforma dell'università che ancora funziona in base a norme approvate durante l'era Milosevic. I rettori delle sei università serbe si sono ritrovati a Nis ed hanno discusso in particolare di finanziamenti.